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  • Anna Buzzi

IL MASSAGGIO, DALLA FISIOLOGIA AGLI EFFETTI PSICOLOGICI.


Miei disegni anatomici eseguiti a Pilot 0,7

FISIOLOGIA DEL MASSAGGIO Gli effetti del massaggio sul corpo umano presuppongono una complessa serie di meccanismi relazionati tra loro. Sono conseguenti a diverse azioni che si sommano e completano vicendevolmente: • Azione meccanica diretta sui tessuti • Azione riflessa sul tessuto nervoso • Azione riflessa su diversi organi a distanza • Azione chimica • Azione psicologica

Queste azioni si traducono in effetti meccanici, chimici, riflessi e psicologici, che dipendono largamente dal tipo di massaggio utilizzato e dalla durata, profondità e intensità delle manovre utilizzate.

EFFETTI SULLA PELLE La pelle è la prima struttura ad essere stimolata dalle manovre del massaggio. Essa è caratterizzata da una ricca innervazione, derivata dall’alto numero di recettori che possiede. Questi si dividono in: • Meccanorecettori della pelle, i quali reagiscono alla pressione. • Recettori termici o termorecettori, i quali possono reagire alla temperatura. • Recettori del dolore. • Recettori piliferi, i quali reagiscono ai movimenti del pelo.

L’azione meccanica esercitata dalle mani del massaggiatore produce innanzitutto una vasodilatazione attiva e una iperemia locale che comporta un aumento della temperatura locale tramite meccanismi di tipo diretto e riflesso. La vasodilatazione e l’iperemia danno luogo ad altri tipi di effetti: • Aumento delle funzioni proprie della pelle. • Aumento delle funzioni del muscolo sottostante. • Trasmissione delle sensazioni cutanee al sistema nervoso centrale, che mette in moto risposte di tipo riflesso. • Stimolazione delle fibre nervose della pelle, con effetti di tipo stimolante o inibente, a seconda del tipo e della intensità delle manovre utilizzate.

Per quanto riguarda le funzioni proprie della pelle, il massaggio determina: • Liberazione di istamina, la quale determina vasodilatazione capillare con arrossamento a livello locale e successivamente regionale. • Miglioramento dell’elasticità e dell’estensibilità. • Aumento della traspirazione. • Aumento della secrezione sebacea e sudoripara in seguito alla disostruzione degli orifizi escretori e all’aumento delle funzioni ghiandolari. • Assorbimento di sostanze lipidiche: da qui l’utilità di alcuni preparati utilizzati durante il massaggio. • Miglioramento della nutrizione delle cellule dermiche a causa del miglioramento della circolazione superficiale. • Aumento della temperatura locale da uno a tre gradi (generalmente due), a seconda dell’intensità e del tempo di applicazione dello stimolo meccanico. • Aumento dell’eliminazione delle sostanze di scarto accumulate nella pelle. • Aumento della desquamazione.

EFFETTI SULLA MUSCOLATURA Esistono tre tipi di tessuto muscolare dal punto di vista istologico: • Liscio • Striato • Cardiaco

Parlando di massaggio, l’azione che ci interessa maggiormente è quella esercitata sul tessuto muscolare striato, chiamato anche tessuto muscolare scheletrico, che costituisce all'incirca il 40% della massa del corpo umano e che adempie alla funzione motrice dell’apparato locomotore.

Il muscolo è formato da diversi tipi di miofibrille, le quali sono divise in due tipi: • Fibre a contrazione lenta (di tipo I o fibre rosse) • Fibre a contrazione rapida (di tipo II o fibre bianche)

Le fibre rosse, caratterizzate da un alto contenuto di emoglobina, possiedono un’alta resistenza (esempio: muscolatura profonda addominale e lombare). Le fibre bianche hanno un alto contenuto di ATP e sono in grado di sviluppare molta più forza ma per tempi brevi (esempio: bicipite, quadricipite). Esiste in realtà un terzo tipo di fibre, denominate intermedie, capaci di adattarsi a un tipo di prestazione o all’altro in base all’allenamento della persona.

Le manualità esercitate sulla pelle in corrispondenza delle zone occupate da muscolatura striata causano una variazione delle sue tre caratteristiche fondamentali: • Tono • Elasticità • Contrattilità

All’aumentare del flusso sanguigno muscolare si osserva una riduzione del tono muscolare, con conseguente aumento della elasticità e della contrattilità. La vasodilatazione e la iperemia conseguenti provocano innanzitutto un aumento della saturazione d’ossigeno nel sangue arterioso, del contenuto di emoglobina e del numero di globuli rossi; aumentano anche il drenaggio e l’eliminazione di cataboliti formatisi a seguito dei processi di contrazione muscolare (acido lattico, etc.). In questo modo il muscolo recupera la sua capacità contrattile più rapidamente, aumenta la sua forza muscolare e migliora la sua resistenza con diminuzione della fatica; il muscolo risulterà anche più rilassato e meno indolenzito.

RIASSUMENDO: IL MUSCOLO RECUPERA PIÙ VELOCEMENTE LE SUE PROPRIETÀ QUALI ELASTICITÀ, CONTRATTILITÀ, VOLUME E FORZA.

Questi effetti dipendono dall’effetto esercitato dal massaggio sulle arteriole, con vasocostrizione iniziale seguita da vasodilatazione secondaria. Va comunque considerato che questi effetti sono variabili a seconda del tipo e dell’intensità delle manovre effettuate. Infatti, UN MASSAGGIO SUPERFICIALE (SFIORAMENTI) HA POCO EFFETTO SULLE MASSE MUSCOLARI E SULL’APPARATO VASCOLARE, MENTRE I SUOI PRINCIPALI EFFETTI SI MANIFESTANO A LIVELLO DELLA PELLE E A LIVELLO PSICOLOGICO. Invece UN MASSAGGIO CHE PREVEDA PRESSIONI PIÙ PROFONDE E INTENSE, FUNZIONA COME STIMOLANTE DEL MUSCOLO AUMENTANDO LA SUA CONTRATTILITÀ. Un impastamento lento, eseguito con pressioni leggere, facilita il rilassamento. Dagli effetti esposti precedentemente deriva L’INDICAZIONE FONDAMENTALE DEL MASSAGGIO CLASSICO, OVVERO IL TRATTAMENTO DI CONTRATTURE MUSCOLARI, spesso dolorose, e di stati di ipertonia muscolare generalizzati. LA CONTRATTURA MUSCOLARE È UNA CONTRAZIONE INVOLONTARIA, PERSISTENTE E DOLOROSA DI UNO O PIÙ MUSCOLI SCHELETRICI. Il muscolo coinvolto si presenta rigido e l’ipertonia delle fibre muscolari è apprezzabile al tatto. Si tratta di un atto difensivo che insorge quando il tessuto muscolare viene sollecitato oltre il suo limite di sopportazione fisiologico: l’eccessivo carico innesca un meccanismo di difesa che porta il muscolo a contrarsi. Normalmente coinvolge la totalità del muscolo e SI RISOLVE QUANDO TRATTATO CON UN MASSAGGIO. Al contrario, la presenza di aree all’apparenza ipertoniche o fibrose all’interno del muscolo, delle dimensioni di un pisello, sono riferibili ad altri tipi di condizioni quali trigger point o TP.

NEL MUSCOLO SPASTICO E CONTRATTURATO, DOLOROSO, IL MASSAGGIO PERMETTE DI RIDURRE O ANNULLARE LA CONTRATTURA E LO SPASMO. SOGGETTIVAMENTE LA PERSONA OSSERVA UNA RIDUZIONE DEL DOLORE e della contrattura.

EFFETTI SULLA CIRCOLAZIONE IN GENERALE In generale le manualità del massaggio, salvo alcune eccezioni, esercitano il loro effetto principale a livello della circolazione.

IL MASSAGGIO AGISCE SUI TRE LIVELLI DELLA CIRCOLAZIONE: • CIRCOLAZIONE ARTERIALE (ARTERIE, ARTERIOLE, CAPILLARI) • CIRCOLAZIONE VENOSA (VENE E CAPILLARI VENOSI) • CIRCOLAZIONE LINFATICA (VASI, COLLETTORI E GANGLI LINFATICI)

In generale il massaggio agisce sui vasi con due modalità: • Diretta: conseguenza dell’effetto meccanico dovuto alle diverse manualità che sottopongono i vasi a pressione, allungamento e accorciamento. • Indiretta: conseguenza della stimolazione delle terminazioni neuromotrici dei vasi, con conseguenti modificazioni del loro calibro

Effetti sulla circolazione arteriosa. L’effetto delle manovre di massaggio consiste in uno stimolo del flusso sanguigno a livello delle arterie e delle arteriole. Questo stimolo circolatorio provoca un caratteristico rossore a livello della zona trattata. Questo rossore, causato dalla dilatazione dei vasi periferici, sarà più intenso quanto più costante e profondo sarà lo stimolo applicato. L’aumento del flusso arterioso darà luogo a un arricchimento di ossigeno e sostanze nutritive con aumento del metabolismo locale.

Effetti sui capillari superficiali. Il massaggio, specialmente se superficiale, provoca una vasocostrizione iniziale, immediatamente seguita da una vasodilatazione dei capillari.

Effetti sulla circolazione venosa. Il massaggio provoca una accelerazione del flusso venoso e favorisce il ritorno sanguigno nel caso venga applicato con direzione centripeta. Questo stimolo della circolazione venosa comporta un effetto benefico sui disturbi venosi periferici caratterizzati da un insufficiente ritorno venoso. Migliorando il ritorno venoso, favorisce la rimozione di cataboliti a livello della zona trattata. Questa eliminazione dei residui del metabolismo muscolare migliora il recupero muscolare.

Effetti sulla circolazione linfatica. L’effetto è simile a quello esercitato a livello della circolazione venosa. Viene favorito lo svuotamento e quindi il riassorbimento dei liquidi e dei detriti tissutali migliorando la stasi linfatica. In questo modo il massaggio linfatico favorisce la rimozione di tossine e particelle estranee dalla zona lesionata e edematosa. La stimolazione dei capillari linfatici è fondamentale nel trattamento dei linfedemi delle estremità e nei processi in cui esiste un eccesso di cataboliti a livello muscolare dopo uno sforzo intenso (massaggio di recupero post-competizione). IL MASSAGGIO LINFODRENANTE PERÒ, MERITA UN DISCORSO A PARTE.

EFFETTI SULLE STRUTTURE NERVOSE PERIFERICHE Gli effetti del massaggio sul tessuto nervoso sono molto importanti e complessi; VARIANO A SECONDA CHE VENGANO IMPIEGATE MANUALITÀ SUPERFICIALI E LENTE (EFFETTO SEDANTE) O PROFONDE E RAPIDE (ECCITANTE/STIMOLANTE), che nel Massaggio Sportivo possiamo tradurre come Post gara e Pre Gara. Il primo attenua diminuendo la sensibilità delle terminazioni nervose sensitive, ovvero diminuendo la percezione del dolore (analgesico), con effetto sedativo. Il secondo aumenta l’eccitabilità dei nervi motori, in modo da aumentare il tono e facilitare la contrazione muscolare. Questo effetto è evidente se le manualità utilizzate sono brusche, rapide ed energiche (vibrazioni, percussioni, frizioni profonde). L’iperemia prodotta contribuisce a migliorare la nutrizione dei nervi periferici. La diminuzione della sensibilità e la stimolazione della contrazione muscolare favoriscono per via riflessa il rilassamento e indirettamente il rilassamento mentale al diminuire il dolore e la tensione. Diminuisce la sensibilità tattile agendo sulle terminazioni sensitive dermiche.

EFFETTI CENTRALI Esistono numerose teorie riguardo i possibili effetti e benefici che il massaggio può esercitare a livello del sistema nervoso centrale, tra le quali ne evidenzierò 4: • Attiva i sistemi di controllo dell’inibizione spinale • Attiva le strutture nervose inibitorie del dolore a livello del tronco encefalico • Altera la trasmissione degli impulsi nervosi periferici del dolore • Stimola a livello centrale la liberazione di endorfine

Ad ogni modo l’effetto finale e primordiale è costituito dalla sensazione di sollievo dal dolore che può comportare anche la totale soppressione di quest’ultimo, con conseguente sensazione di benessere fisico e psichico.

EFFETTI PSICOLOGICI In questo caso si sommano gli effetti analgesico, rilassante a ansiolitico esercitati dal massaggio a quello dovuto alle CONDIZIONI AMBIENTALI IDONEE per la sua applicazione: temperatura adeguata, conversazione gradevole, ambiente rilassato e musica rilassante. In questo modo si crea un ambiente propizio perché l’effetto psicologico influisca positivamente sulla qualità del massaggio. ANCHE NELLO SPORT IL MASSAGGIO È EFFICACE PER MIGLIORARE LA CONDIZIONE PSICOLOGICA DELL’ATLETA. In questo modo anche il massaggiatore può concorrere a porre l’atleta in una condizione di benessere e di alta motivazione, ottimale per la competizione.

RIASSUNTO DEGLI EFFETTI DEL MASSAGGIO:

• EFFETTI MECCANICI: o Friziona i tessuti e li rende più elastici o Incrementa la circolazione o Stira i tessuti molli o Esercita una pressione sui tessuti e sulle articolazioni o Rilassa le contratture e riduce le tensioni muscolari o Dilata il microcircolo e stimola la circolazione generale arteriosa, venosa e linfatica o Rimuove i cataboliti e i prodotti di rifiuto dei tessuti o Migliora la nutrizione e il metabolismo dei tessuti

• EFFETTI RIFLESSI: o Facilita il rilassamento o Riduce il dolore o Aumenta la microcircolazione o Equilibra il sistema nervoso autonomo

• EFFETTI PSICOLOGICI: o Rilassamento o Sensazione di benessere o Sollievo dal dolore

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