Le origini della conoscenza dell’apparato linfatico sono molto antiche, infatti, già Ippocrate e Aristotele, avevano, nel 400 a.C. conoscenza di “formazioni anatomiche” contenenti non sangue ma un liquido incolore. Le ricerche sono proseguite lungo i secoli in tutto il mondo, ma è solo dal IX secolo che grazie a un anatomista francese si è potuta avere una mappa tutt’oggi validissima dal punto di vista descrittivo.
Per vedere però trattato il sistema linfatico, si deve aspettare l’inizio del XX secolo e il medico danese Emil Vodder (1896-1986). Il Dott. Vodder, cui si deve l’invenzione di questo metodo, non aveva solo conoscenze di Medicina, ma anche di Fisioterapia e Dietologia, tra le altre. Aveva solo 33 anni quando nel 1929 si stabilì con la consorte, una naturopata, sulla Costa Azzurra, lavorando come esperti in massoterapia. In quel periodo, degli inglesi, soggiornavano lì allo scopo di curare le loro malattie da raffreddamento rese croniche dal clima del loro paese, e s’affidarono ai Vodder, che notarono come tutti presentassero noduli tumefatti all’altezza del collo. Vodder decise di trattare quotidianamente uno di loro, affetto da Sinusite cronica e Acne al viso e al collo, con estrema delicatezza; dopo dodici giorni consecutivi aveva ottenuto la guarigione del paziente che, peraltro, non presentò ricadute! Ovviamente Vodder non si fermò e continuò a studiare questa tecnica di massoterapia molto delicata applicata al sistema linfatico, al punto, da poterla presentare, assieme all’inseparabile consorte, nel 1936 a Parigi al Congresso d’Estetica “Salute e Bellezza” col nome di “Drenaggio Linfatico Vodder”. Dopo la II Guerra Mondiale, i Vodder hanno girato l’Europa tenendo: conferenze, dimostrazioni e insegnando il Metodo (in Italia giunse nel 1974) attirando l’attenzione di massaggiatori e medici che alla fine degli anni ’60 (1967) fondarono la "Società per linfodrenaggio manuale del Dr. Vodder" il cui scopo era quello di provare la scientificità del metodo e dei suoi effetti nonché di formare gruppi di professionisti in grado di applicarlo correttamente, malgrado ciò, le potenzialità del Drenaggio Linfatico Manuale (DLM) non sono ancora state tutte scoperte.
Nel settore del Benessere, gli effetti di maggior interesse sono quelli inerenti: il miglioramento del microcircolo, rigenerante, antiedematoso, cicatrizzante, l’innalzamento delle difese immunitarie come pure l’azione antalgica e rilassante. La Microcircolazione è migliorata perché è migliorata la mobilità propria dei vasi linfatici, e si ottiene quindi un’accelerazione dei processi di filtrazione-riassorbimento a livello capillare sanguigno, quindi, i problemi di circolazione periferica e cellulite (a ogni stadio), sono risolti. L’effetto rigenerante è dovuto all’apporto di linfa “fresca”, che permette alle cellule di rigenerarsi garantendo all’organismo una vita più sana, e anche più lunga e in migliori condizioni estetiche (meno smagliature e rughe, miglior colorito) per non parlare dei benefici durante l’allattamento al seno, perché consente la cicatrizzazione delle ragadi del capezzolo, o in campo ortopedico, dove in caso di fratture composte si può notare una più rapida costituzione del callo osseo”, sempre a tale proposito è assai utile nella Coxartrosi dell’Anca, nel trattamento dell’Anca operata e per la Spalla dolorosa degenerativa. <<Il Drenaggio Manuale della linfa – sostiene il Dr. Vodder – riveste un’importanza primaria per l’acquisizione di un buono stato generale di salute, per la sua azione benefica sui tessuti e per la possibilità che esso offre di utilizzare completamente i valori e le sostanze vitali: linfa nuova significa vita nuova>> “. La vita moderna ci porta sempre più spesso a un’attività statica, spesso fermi in stazione eretta o seduta, ciò porta alla formazione di edemi. Qui torna utile l’effetto anti edematoso del DLM, non solo per gli edemi da prolungata stazione, ma anche per quelli della gravidanza, del periodo premestruale, da stasi post intervento di safenectomia, o dopo procedure sclerosanti sulle varici, o ancora, dopo che è stato rimosso il gesso a un arto, e, dulcis in fundo, anche gli interventi post chirurgia plastica ed estetica traggono beneficio dal DLM, anche se, in questo caso, per un risultato ottimale, sarebbe opportuno eseguire i trattamenti sia prima sia dopo l’intervento. L’apporto di “linfa fresca” apporta anche principi nutritivi con azione plastica e rigenerante per i tessuti, contemporaneamente; in caso di ferite, ustioni, piaghe (anche da decubito), ulcere varicose… l’accelerazione del flusso linfatico asporta le sostanze ad azione irritante che impediscono la guarigione, avendo quindi un effetto cicatrizzante. Purtroppo il nostro organismo è sempre più esposto ad attacchi di ogni genere, un sistema immunitario forte è quindi basilare, il DLM ha anche questa capacità, di potenziare le nostre difese immunitarie aumentando la resistenza dell’organismo alle affezioni, soprattutto in casi in cui occorra migliorare l’immunità locale come le affezioni ai bronchi o alle prime vie aeree, in caso di parodontopatie, di ferite chirurgiche o, croce degli adolescenti ma non solo, di acne. Ultimo, ma non per importanza, dono di questa meraviglia massoterapica, è l’azione antalgica e rilassante, i caratteristici movimenti lenti e ritmati, come pure producono un ela loro leggerezza (alcune mie clienti la paragonano a una car ezza), producono un effetto sedativo e rilassante che favorisce un sonno fisiologico, quindi molto indicato in soggetti stressati o particolarmente affaticati. Inoltre produce un effetto antalgico assai utile su: strappi, contratture muscolari e distorsioni, in questo caso si associa anche l’effetto antiedematoso. Ovviamente, i vari effetti benefici del DLM si associano, pertanto, se una persona vi si sottopone perché sta molto ferma in piedi (effetto antiedematoso), contemporaneamente beneficerà anche degli altri effetti.
In linea di massima le indicazioni per le singole regioni corporee sono:
Viso:
Couperose
Acne
Edemi preorbitali
Interventi di chirurgia plastica e maxillofacciali
Trattamento del Cavo orale
Sinusiti
Ustioni
Allergie
Regione del collo:
Acne
Malattie da Raffreddamento
Postumi di Parotite
Tonsilliti recidivanti
Trattamenti odontoiatrici
Regione Toracica:
Terapia fisica post-mastectomia
Tensione mammaria premestruale, in gravidanza, durante l’allattamento
Mastopatia fibrocistica
Traumi
Dolori da Herpes Zoster (ovviamente non in fase acuta)
Dopo diete drastiche
Post-interventi chirurgici
Regione addominale:
Stipsi
Sindrome del Colon irritabile
Sindrome premestruale (tensione)
Cellulite edematosa
Post-interventi chirurgia plastica
Arti superiori:
Cellulite
Edema
Parestesia
Rigidità articolare
Traumi
Affezioni dermatologiche
Sindrome del Tunnel Carpale
Spalla dolorosa degenerativa
Arti inferiori:
Cellulite
Edema allergico
Edema per gravidanza
Fragilità capillare
Lipoaspirazione
Assunzione di pillola contracettiva
Sub-edema premestruale
Trattamenti ormonali
Trattamenti post-operatori
Vene varicose
Dopo terapia sclerosante
Regione Cervicale e Dorsale:
Cervicobrachialgie
Contratture muscolo tensive
Pre-post trattamento di mesoterapia
Regione Lombo-Sacrale e Glutea:
Lombalgia
Contratture muscolo tensive sacrale glutea
Pre-post trattamento di mesoterapia
Dopo intervento di lipoaspirazione
Cellulite
Coxartrosi dell’Anca e Anca operata
Il DLM ha però dei limiti di applicazione, o meglio, per usare una terminologia medica, delle controindicazioni, che possono essere sia assolute che relative. Le controindicazioni assolute precludono la possibilità di trattamento e sono: infezioni in fase acuta, tubercolosi, tumori maligni, accertati o sospetti; ciò perché favorirebbe la disseminazione di queste patologie. Le controindicazioni relative sono: insufficienza renale o cardiaca, asma, ipertiroidismo, vagotonia, in questi casi, tutto dipende dall’esecuzione del trattamento, una manualità ben eseguita nel rispetto della distribuzione del lavoro settorialmente durante un intervallo di settimane e non di pochi giorni può influenzare favorevolmente le situazioni che producono le suddette controindicazioni; nell’eventualità d’iniezioni di terapia sclerosante è necessario attendere 2 mesi dopo il suo termine prima di effettuare il trattamento, per i dializzati va invece effettuato il giorno precedente la dialisi. Per quanto sopra è importante un colloquio informativo con il cliente.
Lo scopo dell’Operatore Olistico del Benessere è, per l’appunto, il Benessere della persona che gli si affida, se la persona non è sicura del proprio stato di salute meglio rinunciare al trattamento e inviarla al medico per ulteriori informazioni.